La relazione offre alcuni cenni storici relativamente alla evoluzione della disciplina del bilancio e mette in luce, sinteticamente, i tratti salienti del pensiero del prof. Ermanno Bocchini
di Paolo Montalenti, Professore f.r. di Diritto commerciale presso l’Università di Torino
Con il presente contributo si analizzano le principali funzioni di controllo della Corte dei conti italiana ed alcune problematiche in tema di approvazione dei bilanci degli enti locali.
In particolare, si esamineranno alcune situazioni poste all’attenzione del legislatore nazionale a seguito di interventi della Corte costituzionale.
di Marco Catalano, Giudice contabile e dottore commercialista
Nell’articolo si esamina il ruolo che il rendiconto finanziario può assumere al fine di individuare tempestivamente i sintomi della crisi di impresa, muovendo dalle disposizioni contenute nell’art. 2425 ter c.c. e verificandone il possibile utilizzo in chiave prospettica e segnaletica.
di Giulia Garesio, Dottoranda di ricerca presso l’Università di Torino
Per consentire alle società di migliorare la situazione patrimoniale ed economica dei bilanci d’esercizio 2020, il legislatore italiano è intervenuto con diversi provvedimenti che hanno consentito ai redattori di usufruire di una serie di deroghe ai principi di redazione e valutazione. Al contrario, lo IASB, lo standard-setter internazionale, si è limitato ad introdurre ...
di Donatella Busso, Professoressa ordinaria di Economia aziendale presso il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino
La disciplina del bilancio in forma abbreviata o di quello delle micro imprese appare difficilmente compatibile con le esigenze di tutela dell’informazione degli investitori in quote di s.r.l. P.M.I. La relazione illustra possibili soluzioni al problema.
Parole chiave: bilancio - s.r.l. - P.M.I.
di Oreste Cagnasso, Professore emerito di Diritto commerciale presso l’Università di Torino
Il lavoro offre un quadro generale per la edificazione di una nuova partizione del sapere giuridico, rappresentata dal diritto della contabilità, comune a pubblici e privati operatori. Di questa nuova disciplina l’a. indica le clausole generali, i principi di redazione, la struttura e i criteri di valutazione comuni. L’a. indica, poi, un’area di cross-fertlization tra il ...
di Ermanno Bocchini, Professore ordinario f..r. di Diritto commerciale presso l’Università Federico II di Napoli
Il lavoro si sofferma sull’evoluzione legislativa della normativa italiana in materia di bilancio, concentrandosi in particolare sull’influenza esercitata su di essa dai principi contabili nazionali ed internazionali.
di Maurizio Irrera, Professore ordinario di Diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Torino
Il presente scritto mostra alcune antinomie tra i principi contabili internazionali e nazionali e il diritto delle società cooperative, soffermandosi sulla contabilizzazione degli apporti a titolo di conferimento e dei ristorni.
di Emanuele Cusa, Professore associato di Diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca
La disciplina delle società di comodo ex art. 30 l. 23 dicembre 1994, n. 72, sul piano della tecnica normativa risulta eccessiva e sbilanciata a favore di una preminente considerazione degli interessi erariali. È, pertanto, auspicabile potenziare l’utilizzo del diritto di interpello per rimediare, fin dove possibile, alle storture della disciplina e limitarne i danni derivanti ...
di Giovanna Petrillo, Professore associato di Diritto tributario presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Nelle brevi note che seguono si propone un excursus cronologico dei più recenti interventi normativi che hanno interessato il diritto fallimentare, al termine del quale si tenterà di offrire un quadro della disciplina attualmente vigente e di quella che dovrebbe entrare in vigore in un futuro (più o meno) prossimo.
di Giulia Garesio, Dottoranda di ricerca presso l’Università di Torino
Il legislatore ha riscritto la disciplina della S.r.l. sia a livello organizzativo, sia sul piano del finanziamento dell’impresa e della circolazione della partecipazione, opportunità che prima erano riservate alla S.p.a. Ciò ha fatto, da una parte, estendendo alle P.M.I. la possibilità di emettere categorie di quote, anche prive del diritto di voto, offrire al pubblico ...
di Filippo Preite, Avvocato in Roma