Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (emanato con il d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14), è intervenuto in modo significativo sulla disciplina della Società a Responsabilità Limitata, con disposizioni che incidono sul sistema dei poteri, dei doveri e delle responsabilità dei componenti degli organi di amministrazione e controllo. Le nuove ...
di Alessandro Baudino, Avvocato in Torino
Una recente pronuncia del Tribunale di Milano in proposito di un aumento del capitale deliberato da una società quotata a compagine sociale ristretta è stata occasione in cui scorgere tratti di ibridazione fra gli istituti dell’asta dei diritti d’opzione e della prelazione dell’inoptato, quest’ultimo tradizionalmente relegato all’ambito delle ...
di Giovanni Fumarola, Dottore magistrale in giurisprudenza presso l’Università commerciale “Luigi Bocconi”
Le nuove regole contenute nel Codice della Crisi possono determinare rilevanti conseguenze sulla posizione dei soci della s.r.l., in particolare di quelli con poteri gestori o finanziatori.
di KEYWORDS: company – s.r.l. company – shareholder.
La reintroduzione del 2409 c.c. nella disciplina della s.r.l., unitamente alle altre modifiche apportate dal Codice della crisi al sistema dei controlli interni alle società di capitali, sono senza dubbio espressione del riconoscimento della sostanziale insufficienza e inadeguatezza del sistema dei controlli e dei rimedi approntati con la riforma del 2003, che autorevole dottrina aveva ...
di Sabrina Masturzi, Ricercatore confermato di Diritto commerciale – Dipartimento di Economia e Giurisprudenza, Università di Cassino e del Lazio meridionale.
L’articolo affronta il tema delle modifiche da ultimo apportate al Testo Unico della Finanza, al Regolamento Consob Intermediari ed al Regolamento Consob mercati. Viene posta particolare attenzione sui problemi interpretativi, sulle conseguenze derivanti dall’ampliamento degli adempimenti degli intermediari finanziari, nonché sulla ratio perseguita dal Legislatore. Il ...
di Giuseppe Di Chio, Professore associato di Diritto commerciale presso l’Università degli Studi di Torino
Il saggio esamina la sentenza 6 maggio 2019, n. 18827 della Corte di Cassazione, sezione IV penale, con la quale è stato affermato che la responsabilità del socio unico in concorso con gli amministratori per reati dichiarativi non può derivare dalla sua mera qualifica, poiché devono necessariamente essere ravvisati tutti gli elementi richiesti dall’articolo 110 ...
di Enrico di Fiorino e Lorena Morrone, Avvocati in Milano.