Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

16/11/2021 - Cessione di partecipazioni rideterminate con clausole di earn-out: non opera il divieto di compensazione delle minusvalenze

argomento: Agenzia delle Entrate - DIRITTO TRIBUTARIO

Con la Risposta ad istanza di interpello del 16 novembre 2021, n. 782, l’Agenzia delle entrate ha precisato che, al fine di evitare che la modalità di pagamento del corrispettivo determini fenomeni di doppia imposizione, laddove nel contratto di cessione di partecipazione siano previste clausole di earn-out e il cedente abbia rideterminato il costo o il valore di acquisto della partecipazione oggetto della cessione, il corrispettivo complessivamente percepito – sia per la parte fissa che per quella variabile – fino a concorrenza del valore rideterminato della partecipazione, non deve essere ulteriormente assoggettato a tassazione. Infatti, trattandosi di un’unica operazione di cessione, il cui corrispettivo è semplicemente corrisposto in due fasi, non opera il divieto di compensazione delle minusvalenze, previsto in caso di rideterminazione dall’art. 5, co. 6, L. n. 448/2001, che emergono laddove la somma percepita al momento del closing sia inferiore al valore rideterminato della partecipazione. Invero, il regime di tassazione applicabile deve essere individuato facendo riferimento al momento di realizzo delle plusvalenze, ossia al momento in cui si perfeziona la cessione a titolo oneroso delle partecipazioni, e non al diverso momento in cui il corrispettivo viene effettivamente incassato; quest’ultimo indica, infatti, soltanto il periodo di imposta in cui le plusvalenze realizzate devono essere assoggettate a tassazione.

I documenti sono reperibili al seguente link:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3930262/Risposta_782_16.11.2021.pdf/05bb42aa-fcf5-edb3-6634-4e5027c6681e