argomento: Agenzia delle Entrate - DIRITTO TRIBUTARIO

Con risposta a istanza di interpello del 15 luglio 2021, n. 477, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che i contratti di finanziamento di capitale di rischio (c.d. venture loan agreements) non possono essere considerati similari alle azioni nel senso indicato dall’art. 44, co. 2, lett. a), t.u.i.r., poiché la loro remunerazione, pur essendo subordinata, generalmente, alla capienza finanziaria del bilancio della società beneficiaria, non è costituita totalmente dalla partecipazione ai risultati economici di quest’ultima. Invero, a parere dell’Ufficio, la remunerazione di tali contratti è vincolata, più che ai risultati economici conseguiti dalla società beneficiaria, alla disponibilità di beni e proventi sufficienti a corrispondere la remunerazione stessa. Da ciò derivandone che tale remunerazione non incontra, in via generale, il limite dell’indeducibilità previsto dell’art. 109, co. 9, lett. a), t.u.i.r., per le remunerazioni dovute su “titoli, strumenti finanziari comunque denominati, di cui all’art. 44”.

Il documento è reperibile al seguente link:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3654801/Risposta+477+del+2021.pdf/730ca17a-af16-6e2b-3bce-3dd7b3a79ca9