argomento: Giurisprudenza - DIRITTO TRIBUTARIO
Con la sentenza 28 gennaio 2021, n. 1883, la Corte di Cassazione ha affermato che, stante l’imputazione per trasparenza, ai sensi dell’art. 5, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, dei redditi prodotti da società di persone in capo ai soci e la, conseguente, unitarietà dell’accertamento che si pone alla base della rettifica delle dichiarazioni di tali soggetti, la circostanza che si ravvisino a carico degli organi societari fatti per i quali è previsto l’obbligo di denuncia penale ai sensi dell’art. 331 c.p.p. determina automaticamente il raddoppio dei termini per l’accertamento – previsto, sino al 2015, dall’art. 43, comma 3, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 – non solo nei confronti della società, ma anche dei soci.
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