Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

28/01/2021 - La contestazione di violazioni penali nei confronti degli organi di società di persone determina il raddoppio dei termini per il socio

argomento: Giurisprudenza - DIRITTO TRIBUTARIO

Con la sentenza 28 gennaio 2021, n. 1883, la Corte di Cassazione ha affermato che, stante l’imputazione per trasparenza, ai sensi dell’art. 5, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, dei redditi prodotti da società di persone in capo ai soci e la, conseguente, unitarietà dell’accertamento che si pone alla base della rettifica delle dichiarazioni di tali soggetti, la circostanza che si ravvisino a carico degli organi societari fatti per i quali è previsto l’obbligo di denuncia penale ai sensi dell’art. 331 c.p.p. determina automaticamente il raddoppio dei termini per l’accertamento – previsto, sino al 2015, dall’art. 43, comma 3, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 – non solo nei confronti della società, ma anche dei soci.

Il documento è reperibile al seguente link:

http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20210128/snciv@s50@a2021@n01883@tO.clean.pdf