Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

12/01/2021 - La cessione e il riacquisto di partecipazioni in regime p.ex. non costituisce abuso del diritto

argomento: Agenzia delle Entrate - DIRITTO TRIBUTARIO

Con la Risposta ad istanza di interpello dell’11 gennaio 2021, n. 32, l’Agenzia delle entrate ha affermato che non costituisce abuso del diritto, ai sensi dell’art. 10-bis, L. 27 luglio 2000, n. 212, la cessione di una partecipazione in regime p.ex., dalla quale derivi una plusvalenza esente, seguita a stretto giro dall’acquisto di altra partecipazione nella medesima società poi ceduta a sua volta, realizzando una minusvalenza deducibile, stante la carenza dei requisiti p.ex. previsti dall’art. 87, d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. Infatti, tale condotta non può determinare il conseguimento di alcun vantaggio fiscale indebito, in quanto la cessione e il riacquisto sono solamente idonei a produrre effetti legati all’ordinaria applicazione delle disposizioni di cui agli artt. 86, 87 e 101, d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. E ciò perché la plusvalenza esente realizzata con la prima cessione riguardava una partecipazione posseduta da più di dodici mesi e iscritta tra le immobilizzazioni sin dal primo periodo di possesso, rispetto alla quale erano quindi integrati tutti i requisiti richiesti dall’art. 87, mentre la minusvalenza deducibile derivante dalla seconda cessione riguardava una partecipazione detenuta nella medesima società, ma posseduta da meno di dodici mesi e, dunque, priva dei requisiti pex.