Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

05/08/2020 - Fallimento del socio occulto

argomento: Cndcec - DIRITTO FALLIMENTARE

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili si è espresso sul «corretto procedimento da porre in essere» in caso di fallimento in estensione di un iscritto in qualità di socio occulto di una «società di fatto e occulta» dichiarata fallita.

In proposito, si è osservato che se «la dichiarazione di fallimento non fa più venir meno il possesso del requisito del godimento dei diritti civili, essa tuttavia – come del resto accade per tutte le vicende relative al comportamento dei soggetti iscritti nell’albo – potrebbe rilevare in sede di valutazione discrezionale dell’ulteriore requisito della condotta irreprensibile», che costituisce valutazione rimessa «per legge alla competenza del consiglio di disciplina territorialmente competente». Ragion per cui, «nel caso di specie, l’Ordine è tenuto a segnalare a tale organo la notizia del fallimento dell’iscritto al fine di consentirgli, con l’avvio di apposito procedimento, di valutare la condotta del professionista sotto il profilo disciplinare, facendo riferimento a tutte le circostanze ricorrenti nel caso concreto».

Inoltre, si è precisato che, «in conseguenza della dichiarazione di fallimento, è venuto meno l’esercizio dell’attività di impresa, e dunque della possibile situazione di incompatibilità»: pertanto «l’Ordine deve, anche in questo ambito, effettuare la segnalazione al consiglio di disciplina al fine di consentire a tale organo di valutare la condotta dell’iscritto ai fini disciplinari».

Il Pronto Ordini n. 78/2020 del 5 agosto 2020 è reperibile al seguente link:

https://www.commercialisti.it/documents/20182/1236776/78-2020+VICENZA+%28Requisiti+ex+art.+36+D.lgs.+n.139-2005%29.pdf/ca54211f-55f2-4610-9d2d-63dd3cc56070