Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

17/06/2020 - Scientia decoctionis e creditore bancario: una decisione della Corte di Cassazione

argomento: Giurisprudenza - DIRITTO FALLIMENTARE

Nell’ambito di una controversia relativa ad un’azione revocatoria inizialmente promossa dalla curatela di una s.r.l. nei confronti di un istituto di credito, la Suprema Corte ha ribadito che la «qualità di operatore economico qualificato della banca convenuta, pur non integrando da sola la prova dell’effettiva conoscenza dei sintomi dell’insolvenza, impone di considerare la professionalità e avvedutezza con cui normalmente gli istituti di credito esercitano la loro attività».

Nella vicenda posta al vaglio del Supremo Collegio, inoltre, «la peculiare “professionalità e avvedutezza” del creditore bancario viene ad apprezzarsi particolarmente […] in relazione alla ragguardevole dimensione dell’esposizione concretamente in essere: sia in sé stessa, sia pure nel rapporto col capitale della società (la misura del debito risultando, in effetti, di dieci volte superiore a quella del capitale)», nonché «alla constatazione della criticità di un bilancio della società poi fallita, che espone una perdita di esercizio particolarmente elevata (sempre rispetto alla dimensione del capitale sociale) e segnala indici di redditività fortemente negativi».

La decisione della Corte di Cassazione del 17 giugno 2020, n. 11696, è disponibile sul sito www.ilcaso.it al seguente link:

http://mobile.ilcaso.it/sentenze/ultime/23765#gsc.tab=0