argomento: Giurisprudenza - DIRITTO TRIBUTARIO
Con l’ordinanza n. 13384 del 17/05/2019 la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sulla questione relativa all’inclusione delle royalties nel valore della merce da dichiarare in dogana nel c.d. scenario a tra parti, ovvero nella situazione in cui il licenziante è un soggetto terzo rispetto alle parti del contratto di compravendita, secondo la normativa vigente fino al 30 aprile 2016. Nel caso di specie, i giudici di legittimità hanno ritenuto legittima la pretesa dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di includere le royalties nel valore di transazione da dichiarare in dogana, poiché dalle previsioni del contratto di licenza poteva desumersi la presenza di un potere di controllo – e, quindi, la sussistenza del requisito della “condizione di vendita” – del licenziante sul produttore. In particolare, in base alle clausole contrattuali, al licenziante era riservato il potere di controllo su tutte le fasi della produzione, inclusa la facoltà di visita degli stabilimenti di fabbricazione e di ordinare la cessazione della produzione in caso di non corrispondenza tra i prodotti e i prototipi approvati, nonché il potere di vietare la vendita dei prodotti a determinati grossisti e di stipulare nuovi accordi con produttori concorrenti.