argomento: Commissione Europea - DIRITTO TRIBUTARIO
La Corte europea dei diritti dell’Uomo - con la sentenza depositata il 15 giugno 2017 e relativa al ricorso 28199/15 - ha affermato che le sanzioni “sproporzionate” a danno degli editori incidono negativamente sulla libertà di stampa dello stesso (chilling effect). Conseguentemente esse sono da considerarsi incompatibili con il diritto alla libertà di espressione sancito dall’art. 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Sulla questione la Corte ha precisato che i giudici nazionali, nel quantificare la sanzione, sono tenuti ad impiegare criteri predeterminati. Tali criteri inoltre devono essere esplicitati nella pronuncia per consentire la ri-percorribilità e il controllo del procedimento seguito.