<p>Impresa Società Crisi di Palazzolo Andrea, Visentini Gustavo</p>
Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

19/03/2018 - Il socio occulto e la sua fallibilità

argomento: Giurisprudenza - DIRITTO FALLIMENTARE

Il Tribunale di Padova,con una decisione del 12 febbraio 2018, ha rigettato il ricorso della curatela di una società in nome collettivo con cui si chiedeva la dichiarazione di fallimento di un presunto socio occulto della fallita, rilevando che – pur non applicandosi al socio occulto il limite annuale previsto dall’art. 10 L.F. – nello specifico non si è raggiunta la prova della sussistenza di tale qualifica.

Per il Tribunale, «nel caso in cui si pretenda di ricostruire un rapporto societario tra parenti stretti, il vaglio degli elementi probatori» che dimostrano la sussistenza dell’affectio societatis «deve essere particolarmente pregnante e comunque deve essere idoneo a superare il fatto che essi possano trovare giustificazione nella diversa affectio familiaris».

Segnatamente, inter alia, non sarebbero stati riscontrati «il criterio della continuità, notevole entità dei finanziamenti e sistematicità», precisando, in relazione a quest’ultima, che essa non deve «necessariamente implicare il concetto di frequenza temporale, ma dovendosi comunque concretizzare nella presenza qualitativa nei momenti fondamentali della vita della società» (ragion per cui, nella vicenda posta al vaglio del Tribunale, non sono stati ritenuti tali due bonifici di complessivi euro 12.650 effettuati dalla figlia a favore della società paterna, ancorché con descrizione «apporto socio»).