argomento: Giurisprudenza - DIRITTO FALLIMENTARE
La Suprema Corte ha affermato che nelle società di persone l’assoggettabilità al fallimento del socio apparente conseguente al fallimento della società non richiede che venga dimostrata la stipula e l’operatività di un patto sociale, giacché a tale scopo è sufficiente «la prova di un comportamento tale da integrare l’esteriorizzazione del rapporto, ancorché inesistente nei rapporti interni, a tutela dei terzi che su quella apparenza abbiano fatto affidamento».
L’ordinanza della Corte di Cassazione del 29 aprile 2024, n. 11342, è disponibile sul sito www.ilcaso.it al seguente link: