Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

10/05/2024 - Interesse dell’amministratore cessato ad aggredire la sentenza dichiara-tiva del fallimento della società incorporante

argomento: Giurisprudenza - DIRITTO FALLIMENTARE

La Corte di Cassazione ha precisato che l’amministratore cessato della società incorporata a seguito di fusione per incorporazione ha interesse – qualora non spenda il rapporto organico con la società estinta ma agisca in proprio – ad aggredire la sentenza dichiarativa di fallimento della società estinta, «facendone valere i vizi procedimentali concernenti l’instaurazione del contraddittorio».

Benché, infatti, sia corretto affermare che «la fusione determina un fenomeno di successione universale» e che «l’incorporante senz’altro rappresenta il nuovo centro di imputazione dei rapporti giuridici già riguardanti i soggetti incorporati […] con la conseguenza che ogni atto, sostanziale o processuale, deve essere indirizzato al nuovo ente», ciò non toglie, tuttavia, «che l’amministratore cessato della società estinta ha interesse a elidere gli effetti negativi che possono derivargli dalla dichiarazione di fallimento, sul piano sia morale, in relazione ad eventuali contestazioni di reati, sia patrimoniale, in relazione ad eventuali azioni di responsabilità».

L’ordinanza della Corte di Cassazione del 12 aprile 2024, n. 9955, è reperibile sul sito www.ilcaso.it al seguente link:

https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/31289.pdf