<p>Il giudizio civile di Cassazione di Ricci Albergotti Gian Franco</p>
Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

17/11/2017 - Azione revocatoria fallimentare e conoscenza dello stato di insolvenza

argomento: Giurisprudenza - DIRITTO FALLIMENTARE

Con riferimento all’azione revocatoria fallimentare, la Corte di Cassazione con decisione del 2 novembre 2017, n. 26061 – ribadendo che «la conoscenza dello stato d’insolvenza dev’essere effettiva, e non meramente potenziale», occorrendo dar prova di «elementi di collegamento» tra il terzo ed i sintomi rivelatori dello stato di insolvenza del debitore – ha cassato con rinvio la decisione della Corte d’Appello di Palermo in cui si è omesso di prendere in considerazione «la natura di agente economico qualificato da riconoscersi», nel caso di specie, al terzo (un istituto di credito), «tale da consentirgli l’acquisizione d’informazioni ordinariamente non accessibili ai comuni operatori, ed avendone pertanto trascurato la peculiare capacità di percepire, nella situazione in cui si era trovato concretamente ad operare, i segnali della situazione di dissesto in cui versava la società debitrice».

Ad assumere rilievo, al fine della configurabilità della scientia decoctionis, non è tanto «l’affidamento riposto dal terzo in ordine ai buoni propositi ed alle assicurazioni fornite dal debitore», quanto piuttosto «la possibilità di rendersi oggettivamente conto della capacità del debitore di far fronte regolarmente alle sue obbligazioni».