argomento: Giurisprudenza - DIRITTO TRIBUTARIO

Con la sentenza n. 31120 del 8 novembre 2023, la Corte di Cassazione ha statuito che, ai fini della rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni in società con titoli non quotati in mercati regolamentati ex art. 5 L. 448 del 2001, l’opzione si perfeziona con la redazione della perizia giurata di stima ed il pagamento dell'imposta sostitutiva, da effettuarsi per l'intero importo ovvero con il versamento della prima rata entro i termini previsti dalla legge. Presupposto di tale imposizione non è la futura eventuale plusvalenza realizzata in ipotesi di cessione della partecipazione, ma il maggior valore attestato tramite perizia cui il contribuente intende dare riconoscimento fiscale. In tale prospettiva, ove la dichiarazione di volontà del contribuente si perfezioni nelle suesposte modalità, la mancata verifica del “fatto tassabile” (i.e. la cessione realizzativa) non fa sorgere diritto al rimborso dell’imposta sostitutiva versata. Resta ferma, ovviamente, la ritrattabilità della dichiarazione di volontà "nel caso di errore obiettivamente riconoscibile ed essenziale ai sensi dell'art. 1428 c.c.".

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https://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20231108/snciv@s50@a2023@n31120@tO.clean.pdf