argomento: Giurisprudenza - DIRITTO COMMERCIALE
La Prima sezione della Corte di Cassazione ha ribadito che, «a fronte di iniziative anomale da parte dell’organo amministrativo di società per azioni, i sindaci hanno l’obbligo di porre in essere, con tempestività, tutti gli atti necessari all’assolvimento dell’incarico con diligenza, correttezza e buona fede, attivando ogni loro potere (se non di intervento sulla gestione, che non compete se non in casi eccezionali, certamente) di sollecitazione e denuncia».
Per il Supremo Collegio, pertanto, al fine di affermare la responsabilità dei sindaci è «sufficiente l’inosservanza del dovere di vigilanza, allorché i sindaci non abbiano rilevato una macroscopica violazione o non abbiano in alcun modo reagito di fronte ad atti di dubbia legittimità e regolarità».
L’ordinanza della Corte di Cassazione del 31 luglio 2023, n. 23200, è reperibile sul sito www.italgiure.giustizia.it al seguente link: