Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

13/02/2023 - Sono esclusi dal reddito d’impresa i componenti positivi derivanti da beni non inerenti

argomento: Giurisprudenza - DIRITTO TRIBUTARIO

Con Sentenza del 13 febbraio 2023, n. 4365, la Corte di Cassazione – dopo aver ribadito che l’inerenza “esprime la necessità di riferire i costi sostenuti all’esercizio dell’attività imprenditoriale, escludendo quelli che si collocano in una sfera estranea ad essa, senza che si debba compiere alcuna valutazione in termini di utilità (anche solo potenziale o indiretta), in quanto è configurabile come costo anche ciò che non reca alcun vantaggio economico e non assumendo rilevanza la congruità delle spese, perché il giudizio sull'inerenza è di carattere qualitativo e non quantitativo” – ha statuito che l’estraneità di un bene rispetto all’attività commerciale esercitata da un imprenditore determina non solo l’indeducibilità dei costi ad esso correlati, ma anche l’esclusione dal reddito d’impresa dei componenti positivi conseguiti per effetto dell’utilizzo del medesimo bene. A parere della Corte Suprema, tale principio trova un riferimento normativo nell’art. 8, co. 2, d.L. n. 16/2012, convertito con L. n. 44/2012, ai sensi del quale “Non concorrono alla formazione del reddito oggetto di rettifica i componenti positivi direttamente afferenti a spese o altri componenti negativi relativi a beni o servizi non effettivamente scambiati o prestati”.

Il documento è reperibile al seguente link:

https://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20230213/snciv@s50@a2023@n04365@tS.clean.pdf