argomento: Giurisprudenza - DIRITTO COMMERCIALE

Il Tribunale di Catanzaro ha rigettato il ricorso proposto ex art. 700 c.p.c. dalla socia di maggioranza di una s.r.l. al fine di ottenere l’esclusione del socio di minoranza «sul presupposto che, anche se non espressamente prevista in statuto, la reclusione del socio per un periodo superiore ai cinque anni, costituisca giusta causa di esclusione ai sensi dell’art. 2473 bis c.c.».

Per il Tribunale, «la regola positiva prevista dall’art. 2473 bis […] consente al contrario l’esclusione del socio soltanto ove prevista dall’atto costitutivo e nelle specifiche ipotesi di giusta causa da questo stabilite ex ante», così da «evitare esclusioni riconducibili al mero arbitrio della maggioranza e/o degli amministratori».

Di conseguenza, in difetto di «un’espressa e specifica previsione» nello statuto ‒ che indichi «in maniera specifica le condotte imputabili, ovvero i fatti ed eventi comunque riferibili alla persona del socio che, in quanto impeditivi della prosecuzione del rapporto sociale, possono appunto rilevare come “giusta causa di esclusione”» ‒ «deve negarsi la possibilità di procedere all’esclusione del socio per giusta causa».

Il provvedimento del Tribunale di Catanzaro del 4 novembre 2022 è reperibile sul sito www.giurisprudenzadelleimprese.it al seguente link:

https://www.giurisprudenzadelleimprese.it/wp-content/uploads/2022/11/20221104_RG1479-2022-1.pdf