argomento: Giurisprudenza - DIRITTO TRIBUTARIO
Con la sentenza del 24 marzo 2022, n. 9559, la Corte di Cassazione, richiamando la pronuncia a SS.UU. del 29 luglio 2021, n. 21766, ha affermato che gli effetti preclusivi della decadenza dal potere accertativo attengono unicamente alle imposte dovute, con la conseguenza che l’Amministrazione finanziaria può sempre contestare, a fronte di una richiesta di rimborso, l’esistenza del credito vantato dal contribuente, il quale non diviene incontrovertibile per il solo fatto di essere stato esposto in una dichiarazione non più assoggettabile al potere di accertamento e verifica.
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