1. Premessa
È ormai da molti lustri che, ciclicamente, si parla di riforma della disciplina dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi. Dal 1999, anno di promulgazione della c.d. Legge Prodi-bis, ad oggi si sono registrati – com’è ben noto – numerosi interventi normativi, a cominciare dal c.d. Decreto Marzano del 2003 21, ma non si è ancora posto mano alla riscrittura organica della materia, che è invece ciò che opportunamente si prefigge il disegno di legge n. 2831, recante “Delega al Governo in materia di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza”, trasmesso dalla Camera dei Deputati al Senato della Repubblica l’11 maggio 2017, il quale costituisce il risultato dell’accorpamento del disegno di legge n. 3671-ter e della proposta di legge n. 865, presentati alla Camera, rispettivamente, nel 2016 e nel 2013.
La nuova spinta al processo riformatore, per vero, è stata impressa dai lavori della c.d. Commissione Rordorf, istituita nel 2015 e di cui chi scrive ha avuto l’onore di far parte [2]. In progresso di tempo, peraltro, la parte del disegno di legge delega, frutto di detti lavori, relativa all’amministrazione straordinaria è stata oggetto di stralcio, sebbene ne sia stato fatto ampio uso nei passi successivi del percorso legislativo di cui trattasi. Qui in appresso vengono quindi svolte una breve descrizione di tale iter e, soprattutto, una disamina dei tratti salienti della nuova “morfologia” dell’istituto, con particolare riferimento agli elementi di discontinuità rispetto alla disciplina attuale. 2. L’iter legislativo Il disegno di legge A.C. 3671, contenente la delega per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza, è stato presentato dal Governo alla Camera l’11 marzo 2016 ed è stato assegnato in sede referente alla Commissione Giustizia. Trattando esso di tutte le procedure di crisi e insolvenza, la disposizione (art. 15) relativa all’amministrazione straordinaria delle grandi imprese è stata stralciata (18 maggio 2016), così da poterla assegnare alla Commissione Attività produttive (A.C. 3671-ter) e da lasciare alla Commissione Giustizia il restante contenuto della riforma (A.C. 3671-bis). A seguito dello stralcio, il disegno di legge A.C. 3671-ter riguarda quindi il solo art. 15 dell’originario disegno di legge, relativo appunto alla riforma dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi. La Commissione ha poi abbinato l’esame di tale disegno di legge alla proposta di legge Abrignani A.C. 865 (Disciplina delle procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese e dei complessi di imprese in crisi), della quale aveva già in precedenza iniziato l’esame. Il 17 gennaio 2017 la Commissione ha adottato come testo base per il prosieguo dell’esame il disegno di legge del Governo n. 3671-ter, modificandolo, nel corso dell’esame in sede referente, in diversi punti. Al vaglio della Camera sono pertanto stati sottoposti due progetti di legge, abbinati nella trattazione: il n. 865, d’iniziativa dei deputati Abrignani e altri, presentato il 30 aprile 2013, e il n. 3671-ter, d’iniziativa del Governo, risultante dallo stralcio dell’art. 15 del C. 3671 deliberato nella seduta n. 627 del 18 maggio 2016. Attualmente è all’esame del Senato, come si diceva in esordio, il d.d.l. n. 2831, trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza del Senato l’11 maggio 2017, la cui trattazione sta avendo luogo da parte della Commissione permanente Industria, commercio, turismo in sede referente. 3. La scelta di fondo della riforma Non è nuova, all’interno del dibattito [continua..]