L’articolo tratta dell’evoluzione della disciplina del bilancio e si sofferma sulle nuove regole introdotte dal d.lgs. 18 agosto 2015, n. 139, in particolare sull’introduzione del rendiconto finanziario, sulle modifiche di varie voci di bilancio, sul bilancio speciale delle micro‐imprese, segnalando i problemi aperti. Conclude con una sintetica esposizione del bel volume di Ermanno Bocchini.
New Italian rules on financial statements (with reference to Ermanno Bocchini’s book) The article deals with the evolution of Italian regulation on financial statements, focusing on the new rules introduced by Legislative Decree n. 139 of August 18, 2015, in particular on the new financial report (“rendiconto finanziario”), on the amendments to certain balance‐sheet items, on special financial statements of micro‐enterprises, highlighting certain unsolved issues. The final part of the paper provides a brief description of the valued book by Ermanno Bocchini.
1. Premessa. – 2. La riforma: i precedenti e l’entrata in vigore. – 3. La riforma: i principi generali. – 4. Principali innovazioni. – 5. Le micro-imprese. – 6. Il volume di Ermanno Bocchini. – 7. I problemi aperti.
1. Premessa
Nel 1965 Giovanni Emanuele Colombo pubblicava la monografia su Il bilancio di esercizio. La comunità scientifica dei giuristi accolse il lavoro con diffidenza: infondo il bilancio – di là dai sommi principi (di evidenza e verità e, allora, di chiarezza e precisione) – è materia dei ragionieri (e degli aziendalisti).
Il mondo è cambiato.
Per impulso dello sviluppo economico, dell’apertura internazionale dei mercati, del dialogo interdisciplinare e del legislatore comunitario, la disciplina italiana del bilancio si è progressivamente arricchita, affinata, razionalizzata per svolgere efficacemente la propria funzione di regolazione dei rapporti tra soci e società, di strumento di valutazione della gestione e delle prospettive dell’impresa, di strumento essenziale nelle operazioni straordinarie, per un corretto funzionamento del sistema del credito, per un’efficiente operatività dei mercati finanziari, per la prevenzione e gestione delle crisi aziendali.
2. La riforma: i precedenti e l’entrata in vigore
Il d.lgs. 18 agosto 2015, n. 139 ha dato attuazione alla direttiva 2013/34/UE (Attuazione della direttiva 2013/34/UE relativa ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese, recante modifica della direttiva 2006/43/CE e abrogazione delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, per la parte relativa alla disciplina del bilancio di esercizio e di quello consolidato per le società di capitali e gli altri soggetti individuati dalla legge).
Il documento preparatorio del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 giugno 2014 posto in consultazione aveva messo l’accento sulla (i) rilevanza del concetto di materiality (ii) sul principio substance over the form (iii) sull’obiettivo di “rinnovazione del quadro contabile nazionale” al fine di avvicinarlo ai principi contabili internazionali IAS/IFRS (iv) sulla semplificazione degli obblighi informativi per le piccole imprese.
L’art. 12, primo comma, d.lgs. n. 139/2015, stabilisce che le disposizioni del d.lgs. n. 139/2015 entrino in vigore dal 1° gennaio 2016, applicandosi ai bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio da tale data. Inoltre, l’Organismo italiano di contabilità – ai sensi del terzo comma dell’art. 12 del Decreto – è chiamato ad aggiornare «i principi contabili nazionali di cui all’articolo 9 bis, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38», alla luce delle innovazioni apportate alle disposizioni normative con il [continua..]