<p>Impresa Società Crisi di Palazzolo Andrea, Visentini Gustavo</p>
Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

07/09/2024 - Dimissioni del sindaco: efficacia e responsabilità per culpa in vigilando

argomento: Giurisprudenza - DIRITTO COMMERCIALE

Il Tribunale di Catanzaro ha ribadito che le dimissioni di un componente del collegio sindacale non sono da ritenersi immediatamente efficaci, ma divengono operative con la comunicazione al sindaco supplente del suo subingresso nella carica e, specificatamente, dopo le necessarie iscrizioni nel registro delle imprese.
Il Collegio, attraverso «una corretta interpretazione delle norme applicabili alla fattispecie», ha statuito che, «in caso di dimissioni del sindaco effettivo, il subentro del sindaco supplente è automatico, nel senso che non necessita di un’altra nomina o di conferma o di un’altra accettazione». È, tuttavia, essenziale comunicare la cessazione del sindaco effettivo al subentrante al fine di consentirne la presa di conoscenza del ruolo assunto e far decorrere lo stesso. È, inoltre, necessario «procedere all’iscrizione nel registro delle imprese sia della cessazione della carica sia del subentro con il corollario che, fino a quando la comunicazione del subentro non sia giunta a conoscenza del destinatario, la cessazione della carica, anche se riguarda tutti i componenti effettivi, non ha efficacia e i(l) sindaci(o) cessati(o) continueranno(à) a svolgere le funzioni in regime di prorogatio». Laddove la prova dell’iscrizione nel registro delle imprese manchi si ritiene, quindi, che il sindaco dimissionario sia rimasto in carica assieme agli altri sindaci sino (nel caso di specie) al fallimento.

D’altra parte il Tribunale ha ribadito che, ove le dimissioni presentate «non fossero accompagnate anche da concreti atti volti a contrastare, porre rimedio o impedire il protrarsi degli illeciti gestori, non escludono l’inadempimento del sindaco», considerato che «per la pregnanza degli obblighi assunti proprio nell’ambito della vigilanza sull’operato, la diligenza richiesta al sindaco impone, piuttosto, un comportamento alternativo e le dimissioni diventano, anzi, sotto questo profilo, esemplari della condotta colposa tenuta dal sindaco, rimasto indifferente ed inerte nel rilevare una situazione di reiterata illegalità».

La sentenza del Tribunale di Catanzaro del 6 agosto 2024 è consultabile sul sito www.ilcaso.it al seguente link:

https://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/31892.pdf