Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

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Nomina sunt substantia rerum. Oppure no? (di Federico Riganti)


Malgrado il nomen juris adoperato, l’Arbitrato Bancario Finanziario si presenta come un meccanismo alternativo di risoluzione delle controversie, atipico ed anomalo, in nulla ricollegabile alla via arbitrale. Nello specifico esso, piuttosto, parrebbe essere un utile strumento di vigilanza con cui la Banca d’Italia, soprattutto per il tramite della “Segreteria tecnica” dell’A.B.F., esercita un costante monitoraggio delle occasioni di attrito tra l’utenza dei servizi bancari-finanziari e gli operatori professionali e, conseguentemente, sulla salute del sistema bancario nostrano nonché – in ottica di prevenzione – sulle market failures tipiche degli ultimi anni. Il presente scritto, lungi dall’attuare una più dettagliata analisi del meccanismo di funzionamento e della struttura dell’Arbitrato Bancario Finanziario, per la quale si rimanda ad una futura trattazione, intende quindi fornire al lettore alcuni spunti di riflessione in merito a questo “nuovo” strumento a.d.r., utili ad inquadrarne, in primis, ratio legis e natura legale.